Il Filatoio

Il Filatoio: Tessere nel Passato

Probabilmente lo abbiamo visto dentro ad un museo dedicato alla filatura o in qualche film o cartone animato, immancabilmente accompagnato da una deliziosa anziana signora intenta a filare, ma, nonostante tutto, il filatoio è oramai uno strumento sorpassato e sconosciuto al nostro mondo tecnologico.

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Il filatoio, strumento fondamentale nel passato e fedele compagno di vita quotidiana delle massaie di un tempo, non è che una macchina, estremamente semplice ed essenziale nella sua forma più primitiva, che veniva utilizzata per compiere le ultime operazioni della filatura.

L'uso del filatoio, conosciuto anche come arcolario o filerina, permetteva dunque di compiere le ultime operazioni di lavorazione delle fibre (lana, cotone ecc..), ossia stiro, torsione e incannatura (l'avvorgimento del filo attorno alle apposite bobine).

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Al termine di queste operazioni, eseguite dalle sapienti mani delle signore d'un tempo, ciò che si ottiene dalle disordinate fibre iniziali è invece un sottile filo uniforme pronto per essere destinato alla tessitura.

Nel tempo, poi, il termine filatoio si è accompagnato ad altri termini che designavano i differenti tipi di filatoio che si distinguevano secondo le diverse fibre tessili da filare e secondo la "tecnologia" da cui erano supportati.

Più avanti poi, quando la filatura manuale dovette scontrarsi con la grande rivoluzione industriale, il termine filatoio venne anche utilizzato per indicare le strutture, ossia le fabbriche, in cui il filo veniva creato.